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oggi vi offriamo un'anteprima dell'articolo a cura di Roberto Giuli che appare sul n° 85 della nostra rivista che potete richiedere collegandovi a www.jamboreemagazine.com
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Gli Impressions, insieme a gruppi come Falcons e Sheppards,
rappresentano al meglio un anello di congiunzione tra il doo-wop degli anni
cinquanta e il soul dei sessanta.
Richard e Arthur Brooks (tenori) e il baritono Sam Golden
(tra l’altro membro originale dagli esordi fino a oggi), sono tutti di
Chattanooga, Tennessee; si trasferiscono giovanissimi a Chicago, dove formano i
Roosters, insieme a un altro loro concittadino, Fred Cash.
Presto si uniscono Jerry Butler (1939), nativo del Mississippi
ma subito trasferitosi nella windy city, distretto di Cabrini – Green e
l’eccellente tenore Curtis Mayfield (1942 - 1999), chicagoano; i due hanno
fatto parte dei Northern Jubilee Gospel Singers, nonché d’alcuni gruppi doo-wop
come Quails (Butler) e Alphatones (Mayfield).
Il manager Eddie Thomas, fa in
modo che il gruppo sia contattato dalla Vee-Jay, la quale pubblica nel maggio
1958 il loro primo successo, For Your Precious Love, un’intensa ballad guidata
dalla voce baritonale di Butler con qualche venatura gospel (n.3 delle
classifiche r&b e n.11 in quelle pop).
Anche il retro, Sweet Was The Wine, in linea con atmosfere
più tradizionalmente doo-wop, ha il suo momento di gloria, divenendo un
classico dello street-corner singing.
Alla fine del 1958 Butler lascia per intraprendere la sua carriera solistica (avrà notevole successo con brani come He Will Break Your Heart del 1960 e scriverà, tra le altre cose, I’ve Been Loving You Too Long con Otis Redding nel 1965); viene
sostituito dall’ex-Rooster Fred Cash e la
leadership del gruppo passa nelle mani di Curtis Mayfield, che metterà a frutto
il suo talento per creare una serie di brani che restano nella colonna sonora
degli anni sessanta, da Gipsy Woman (1961), a brani prettamente soul come la
spensierata It’s Allright (1963) e la splendida People Get Ready (1965;
eccellente risulta la versione acappella dei Persuasions, mentre Jeff Beck e
Rod Stewart ne faranno una bella cover negli anni ottanta) o più
tendenzialmente gospel come Amen (1965, ripresa da Otis Redding), fino a brani
in cui la forza musicale si sposa con l’impegno politico, come I’m So Proud
(1964) e We’re A Winner (1967), tutti incisi per la ABC-Paramount.
Nel frattempo Mayfield mette la sua penna a disposizione di
Major Lance (Monkey Time, 1963), Jan Bradley (Mama Didn’t Lie, 1963) e Gene
Chandler (Rainbow, 1963).

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