sabato 7 ottobre 2017

BRENDA LEE - di Roberto Arioli/Augusto Morini

Anche se Jamboree Magazine ha cessato l’attività, continuiamo con il blog a pubblicare parte degli articoli più significativi, ricordandovi che se siete interessati ai numeri arretrati potete richiedere le copie ancora disponibili collegandovi a:


Scheda tratta dal nr.51 di JAMBOREE - dicembre 2005/gennaio 2006


BRENDA LEE - di Roberto Arioli/Augusto Morini



Brenda Mae Tarpley nasce a Atlanta, Georgia, l’11 dicembre 1944, secondogenita di Grace Yarbrough e Ruben Tarpley, carpentiere e giocatore semi professionista di baseball che morirà prematuramente in un incidente di lavoro nel maggio del 1953.

Del 1949 è la prima esibizione pubblica di Brenda, in uno show amatoriale a Conyers, Georgia, che le procura una partecipazione fissa ad una stazione radio locale.

Nel 1951 partecipa allo show ‘TV Ranch’ della WAGA-TV, dove si mette in luce cantando il classico country ‘Hey Good Lookin’’.

Rimasta vedova, la madre si risposa con Jay Rainwater e nel 1955 la famiglia si trasferisce prima a Cincinnati, Ohio, e poi ad Augusta, Georgia.

Nel 1956 per la presenza allo show ‘Peach Blossom Special’ della TV WJAT usa per la prima volta il nome Brenda Lee, attribuitole dal produttore Sammy Barton.

Notata dalla star country Red Foley, diventa cantante fissa del suo show ‘Ozark Jubilee’, trasmesso dalla rete nazionale ABC-TV, e questo successo la porta, nel maggio 1956 a soli 11 anni, ad un contratto con la Decca.

Dalle prime sessions di luglio scaturisce un primo singolo con ‘Jambalaya’ e ‘Bigelow 6-200’ e due brani a tema natalizio che faranno parte del secondo singolo, ‘Christy Christmas’ e ‘I’m Gonna Lasso Santa Claus’, pubblicato a ottobre.

Trasferitasi con la famiglia a Nashville, agli inizi del 1957 pubblica il 45 giri con ‘Fairyland’ e ‘One Step At A Time’.

Quest’ultimo brano presenta delle concessioni al R&R del periodo e segna il suo esordio nella classifica Pop, dove sale al 43° posto.

Visti questi risultati, il singolo successivo contiene un vero e proprio R&R, ‘Dynamite’ (solo n.72 Pop ad agosto), che sarà all’origine del soprannome ‘Little Miss Dynamite’, volto a sottolineare la potente ed esplosiva voce esternata dalla minuta e gracile Brenda.

Mentre le uscite successive non hanno particolari risultati, nonostante vi siano brani interessanti come ‘Ring-A-My-Phone’ e ‘Rock The Bop’, nel marzo 1959 Brenda attraversa l’Atlantico per esibirsi dapprima al prestigioso Olympia di Parigi e poi in Germania, Italia e Inghilterra.

A dicembre la pubblicazione della ballata ‘Sweet Nothin’s’, scritta da Ronnie Self, diventa la sua prima entrata nei Top Ten con un eccellente n.4 Pop ai primi del 1960.

Il titolo è un cambio di direzione dell’artista che si allontana dal country contaminato dal rock’n’roll per privilegiare brani di stampo pop.

La scelta è azzeccata e ‘I’m Sorry’, una lenta e vellutata ballata che fa impazzire i teenager, diventa uno dei maggiori successi del 1960, rimanendo durante l’estate per 3 settimane al n.1, mentre l’altro lato del singolo ‘That’s All You Gotta Do’, scritto da Jerry Reed, entra anch’esso in classifica arrivando al n.6.

Ottimi riscontri di vendita ottengono anche ‘I Want To Be Wanted’, cover dell’italiana ‘Per tutta la vita’, nonché secondo n.1 a ottobre 1960, e la ristampa natalizia di ‘Rockin’ Around The Christmas Tree’, originariamente pubblicato nel 1958.

Dopo ‘Emotions’ (n.7 Pop ai primi del 1961) Brenda affronta una cover di ‘You Can Depend On Me’, titolo di Louis Armstrong del 1932, che sale al n.6 Pop ad aprile. Ormai non sbaglia più un colpo e molti dei singoli successivi salgono nelle zone alte delle classifiche, come ‘Dum Dum’ (n.4) e ‘Fool n.1’ (n.3).

..continua