mercoledì 19 marzo 2014

The Fireballs

Buongiorno Lettori, 

Il gruppo nasce ufficialmente all’inizio del 1958 a Raton, cittadina del New Mexico, con la formazione George Tomsco, prima chitarra, Chuck Tharp, canto, Dan Trammell, chitarra ritmica, Stan Lark, basso e Eric Budd, batteria. 


Una delle primissime esibizioni la effettuano in una gara amatoriale presso la locale High School, dove ottengono grande successo con Great balls of fire, grande hit di Jerry Lee Lewis dal quale poi ricavano il nome The Fireballs. 

Durante l’anno entrano in contatto con Norman Petty, musicista e proprietario di una studio di registrazione a Clovis, sempre New Mexico, in quel momento noto per le registrazioni effettuate colà da Buddy Holly e i suoi Crickets.

Petty inizia a gestirli e nel gennaio 1959 il gruppo pubblica un primo singolo su Kapp a nome Chuck Tharp & the Fireballs con Fireball e I don’t know con Tharp a canto. 

Pur essendo il lato due, la strumentale Fireball ottiene i migliori risultati nelle trasmissioni radiofoniche e di conseguenza Petty spinge i ragazzi sempre più verso un rock and roll strumentale, cosa che poi porterà Tharp a staccarsi dal gruppo.

Nel 1959 si legano alla Top Rank, una etichetta inglese che in quel momento si sta facendo largo sul mercato americano, e in autunno il primo singolo, con Torquay, procura loro la prima entrata nella hit parade pop USA, salendo fino al n.39. 

Nel 1960 altre due singoli Top Rank appaiono in classifica, Bulldog con un buon n.24 e Vaquero con un deludente n.99, ma nel 1961 Quite a party, ora su etichetta Warwick, ottiene un più promettente n.27.



Nel frattempo la formazione ha subìto dei cambiamenti e, dopo Tharp, anche Budd e Trammell lasciano, sostituiti da Doug Roberts, batteria, e Jimmy Gilmer, un buon cantante e chitarrista che ha già all’attivo alcuni singoli come cantante solista e suona come sessionman nello studio di Petty.

Passata alla Dot, nell’autunno del 1963 la formazione, ora denominata Jimmy Gilmer & the Fireballs, esordisce sulla nuova etichetta con Sugar shack, che riscuote un grande successo salendo al n.1 della hit parade pop, restandovi per cinque settimane, e guadagnandosi poi il titolo di ‘Top Song of 1963’.



...continua sul n° 84 di Jamboree Magazine

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