martedì 28 gennaio 2014

Mama Bluegrass Band

Anteprima Intervista a Mama Bluegrass Band 

Ciao ragazzi, prima di iniziare a parlare del nuovo album in uscita a gennaio, 
“Living in a B movie”, raccontateci un po' com'è nata la Mama Bluegrass Band?

Era il 2006 e quasi per scherzo, ispirati dalla Seeger Session di Bruce Springsteen, ci venne l'idea di iniziare una nuova avventura musicale. Tutti i componenti della Mama avevano già alle spalle diverse esperienze musicali, da più di un decennio calcavamo i palchi del Nord Italia con diverse formazioni ma quel disco del Boss è stato per tutti noi una vera e propria folgorazione. Inizialmente il nome fu scelto come diretto riferimento alla tradizione americana e i primi pezzi furono arrangiamenti degli standard folk: con il banjo e la chitarra acustica a farla da padroni da subito però affiancati da batteria, basso e chitarra elettrica come a dichiarare fin dall'inizio che il bluegrass come genere musicale era solo un punto di partenza. Rapidamente il gruppo si fece strada macinando live e chilometri (davvero tanti se si contano anche tre tour Norvegesi) affiancati in diverse occasioni da tanti altri musicisti e strumenti diversi (fisarmonica, trombone, piano, lap steel) e in continua evoluzione musicale.



Prima di parlare di questo nuovo lavoro discografico, ripercorriamo brevemente la vostra discografia.

A neanche un anno dalla nascita il gruppo si ritrova a registrare il suo primo EP autoprodotto "Boots, Beers and Cigarettes" riproponendo appunto i brani della tradizione popolare americana che hanno accompagnato l'esordio live della formazione. Come dicevamo prima però l'evoluzione musicale è per noi inarrestabile e già due anni dopo decidiamo di pubblicare il primo vero disco omonimo che affianca all'immancabile radice tradizionale anche l'arrangiamento di brani moderni e la composizione di pezzi originali. Il successo di questi due lavori è accompagnato da una intensa attività live, i concerti diventano quindi il luogo ideale dove riusciamo a creare il nostro personale modo di interpretare i pezzi, ormai il bluegrass degli esordi si è fuso con il blues e il rock e la riprova è il terzo lavoro discografico: Live at Nidaba, pubblicato nel novembre 2011. Estratto di un vero e proprio concerto registrato nello storico locale di milano Nidaba Theatre il disco diventa una fedele espressione di quello che la band è capace di fare dal vivo e della progressione stilistico musicale macinata negli ultimi anni. 


A questo punto arriviamo a “Living in a B movie”, parlateci un po' di questo ultimo lavoro.
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continua sul n.84 di Jamboree Magazine



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