domenica 20 marzo 2016

FRANCO FRANCHI


Carissimi lettori,

oggi vi offriamo un'anteprima dell'articolo a cura di  Augusto Morini  che appare sul n° 90 della nostra rivista  che potete richiedere collegandovi a www.jamboreemagazine.it


Originario di Genova, dove vi nasce nel 1929, dalla metà degli anni ’50 Franco Franchi è attivo professionalmente come cantante, lavorando con varie orchestre, come quelle di Mario Bertolazzi e Gorni Kramer

Nel contempo sviluppa l’attività di paroliere, che nel tempo lo porterà a scrivere circa duecento canzoni in collaborazione con musicisti quali Riccardo Rauchi, Santi Latora e Carlo Donida e, soprattutto, con i fratelli Gian Franco e Gian Piero Reverberi, anch’essi originari di Genova. 

Dalla primavera del 1958 inizia ad effettuare incisioni, in qualità di voce solista del complesso di Riccardo Rauchi, cantando anche canzoni napoletane e successi del momento nelle lingue francese e inglese. 

Verso la fine dell’anno ottiene un contratto come solista con l’etichetta Combo, presso la quale resta fino alla
fine del 1960, pubblicando oltre venti 45 giri e numerosi Extended Play. 

Le canzoni di questi dischi, spesso sue composizioni ma anche ‘cover’ di successi di altri artisti, sono per la maggior parte registrate con i Combos, la formazione ‘casalinga’ dell’etichetta, ma anche con un altro gruppo denominato ‘Gli Ultimi Romantici’.

Di questi anni sono le partecipazioni a diverse ‘6 Giorni della Canzone’, una gara canora che, come dice la denominazione, ha una durata di sei giorni fra eliminatorie e finale, e che ha luogo a Milano per alcuni anni, con la presenza di innumerevoli cantanti, noti e meno noti. 

Dopo quella del 1958 (la sua canzone non è nota), Franchi è presente in quella del 1960 con Ogni giorno e quella del 1961 con Un passo dietro l’altro.

Dello stesso periodo sono altre due partecipazioni alla manifestazione il ‘Burlamacco d’Oro’, che ha luogo a Viareggio, con Permettete signorina (1960) e Qui e Un fuoco spento (1961).

Fra il 1960 e il 1965 la sua produzione discografica si riduce ad una manciata di singoli sulle etichette Red Record, Fontana, Carosello e Primary. Per quest’ultima incide una curiosa versione della Celebre mazurka variata, un noto brano strumentale per fisarmonica al quale associa e canta un suo testo che, per essere adattato alla velocità della musica, risulta quasi inintelligibile.

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