Buongiorno Lettori,
Giuliano Gemma è stato un attore simbolo del western
all'italiana, di cui ne decretò il successo, al pari di Franco Nero, e degli
americani Clint Eastwood e Lee Van Cleef.
Negli anni sessanta e settanta, questa
nuova lettura del genere fu accolta timidamente, soprattutto al di fuori del
nostro paese, ma lo Spaghetti Western, come venne ribattezzato qualche anno
dopo, avrebbe influenzato una nuova generazione di cineasti americani e creato
appassionati in ogni angolo del mondo.
In realtà, Giuliano fu un attore
completo, capace di fornire ottime prove anche in classici, storici o
mitologici, nei film di denuncia, che tanto andavano di voga negli anni
settanta, e nelle fiction, che cominciarono ad avere spazio in televisione
negli anni ottanta e novanta.
Nato a Roma il 2 settembre 1938, si mise
in luce in ruoli da stuntman, grazie al fisico atletico, prima di ottenere un
piccolo ruolo in Venezia, la luna e tu, (Dino Risi, 1958), al
fianco di due grandi interpreti della nostra commedia, Alberto Sordi e Nino
Manfredi.
Subito dopo, William Wyler lo notò a Cinecittà e gli offrì il ruolo
da centurione nel kolossal Ben Hur (1958). La piccola parte,
che gli permise solo di mettere in mostra le proprie doti fisiche, lo convinse
a perseguire la carriera di attore.
Duccio Tessari, per il suo esordio
dietro la macchina da presa, lo scelse per il personaggio del biondo ed
atletico Crios in Arrivano i Titani (1961).
Accanto ad altri
ruoli, in film mitologici e del genere peplum, trovò il tempo di ricavarsi il ruolo
del generale garibaldino, nel capolavoro di Luchino Visconti, Il
Gattopardo(1963).
La sua carriera era solo all'inizio, ma si era già
confrontato con due mostri sacri del cinema italiano, Manfredi e Sordi, con due
stelle dell'epoca d'oro di Hollywood, Charlton Heston e Burt Lancaster, ed era
stato diretto da uno dei registi che il mondo ci invidiava.
Nel 1965, esordì nel western, nel
classico Una Pistola per Ringo (Duccio Tessari, 1965).
Con lo
pseudonimo di Montgomery Wood, si calò nei panni di Ringo, detto Faccia
d'angelo, un pistolero dalla parte della legge che lo avrebbe reso famoso e
trasformato in un simbolo del western nostrano.
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