Carissimi lettori,
oggi vi offriamo un articolo di Maurizio Maiotti per il 50° anniversario dei CORVI che si è svolto il 30 agosto a Neviano degli Arduini.
Tra i tanti anniversari che si festeggiano quest’anno, da Jerry Lee Lewis ai Beatles, è doveroso ricordare anche i 50 anni di attività del mitico gruppo parmense de I Corvi.
Tra i tanti anniversari che si festeggiano quest’anno, da Jerry Lee Lewis ai Beatles, è doveroso ricordare anche i 50 anni di attività del mitico gruppo parmense de I Corvi.
Per commemorare questo evento il batterista Claudio
Benassi, storico componente del gruppo, ha voluto organizzare un importante
incontro tra amici, musicisti e fans.
Partito all’inizio dell’anno con una semplice idea ha avuto modo, nei mesi
successivi, di far crescere il progetto anche grazie all’appoggio del sindaco
del paese d’origine: Neviano degli Arduini, una piccola località in collina a
circa 30 km da Parma.
Senza dubbio l’entusiasmo e l’aiuto concreto offerto del
giovane sindaco Alessandro Garbasi ha reso possibile la realizzazione di questa
giornata.
Ovviamente, non senza difficoltà, sono infine arrivati a concretizzare una
grandiosa festa per omaggiare la carriera de I Corvi con una giornata
all’insegna della musica.
Ed è così che domenica 30 agosto, proprio a Neviano
degli Arduini, si è tenuto questo splendido festival sponsorizzato dalle aziende
di prosciutto e del parmigiano del luogo.
La giornata inizia già in mattinata con la possibilità di vedere una
piccola ma originalissima mostra di oggettistica dall’archivio di Claudio.
Nel
salone era quindi possibile ammirare manifesti e locandine, copertine di dischi,
foto dell’epoca, tutto rigorosamente originale.
Non mancavano alcune lettere di fans e capi di abbigliamento come le storiche divise del gruppo.
Non mancavano alcune lettere di fans e capi di abbigliamento come le storiche divise del gruppo.
Il pezzo forte infatti era la divisa usata per la copertina dell’album su
etichetta Ariston.
Questa divisa, con la mantellina, è stata da poco recuperata grazie alla nipote del compianto Fabrizio Levati, che aveva gelosamente ereditato e conservato l’abito completo.
Questa divisa, con la mantellina, è stata da poco recuperata grazie alla nipote del compianto Fabrizio Levati, che aveva gelosamente ereditato e conservato l’abito completo.
L’evento, tenutosi presso il Parco Chiesa Parrocchiale disponeva di una
vasta area verde dove sono stati allestiti alcuni stand degli sponsor oltre a
banchetti per la vendita in beneficenza delle magliette dei Corvi.
Attivo e molto efficiente anche un servizio cucina con tavolate pronte sul
prato davanti al palco.
Dalle 15.30 del pomeriggio sono iniziati anche i concerti che hanno visto
salire sul palco un gruppo di giovanissimi denominati I Different Times, quattro
ragazzi di Parma dediti al rock made in Italy, e Gli Shout con il loro
entusiastico tributo ai Beatles.
A seguire poi I Nuovi Pupi che arrivano da una
storica formazione di Parma, all’epoca denominata I Pupi.
Poi fino alle 19 si
sono esibiti i Megawatt Rock, con il loro rock aggressivo e accattivante a base
di cover dei Free, Jimi Hendrix, Black Sabbath, Ten Years After per citarne
alcuni.
Nel gruppo il cantante Gino Carpi, anche lui dei Pupi e poi dei Parma
City Blues, il batterista Erik Bussolati, nipote di Claudio Benassi e componente
del gruppo beat I Baronetti e poi della Genius City Blues, Giorgio Donati, ex
gruppo beat TNT, al basso e Dante Bartolini, alla chitarra solista, proveniente
dai Parma City Blues.
A seguire una tranquilla pausa cena a base di gramigna con prosciutto di
Parma, prosciutto e melone e l’ottimo grana padano.
Qualche dolce e caffè e si avvicina il momento dell’ultima esibizione.
Qualche dolce e caffè e si avvicina il momento dell’ultima esibizione.
Purtroppo un guasto al generatore ha portato qualche tensione tra i tecnici
ma fortunatamente è stato risolto così che, se pur con un po’ di ritardo, poco
prima delle 22 sono saliti sul palco I Corvi di Claudio - l’ultimo ragazzo di
strada.
La formazione è composta da: Lorenzo Cavazzini (voce solista), Pietro
Amoretti (chitarra solista), Paolo Ferrarini (basso), Emanuele Sirocchi
(chitarra ritmica), Mirko Rivara (tastiere) e Claudio Benassi (batteria).
Una
partenza energica con la cover Bang Bang supportata da una serie di filmati su
un grande schermo montato sul palco.
Il giovane cantante del gruppo cattura subito il pubblico, si muove con eleganza e infonde la giusta carica.
Il giovane cantante del gruppo cattura subito il pubblico, si muove con eleganza e infonde la giusta carica.
Seguono
perfettamente incastrati tutti i successi storici dei Corvi, targati Ariston e
BlueBell, con qualche cover come C’era un ragazzo che come me amava i Beatles e
i Rolling Stones (Gianni Morandi), Pugni chiusi (Ribelli), Che colpa abbiamo noi
(Rokes) e Jumpin’ Jack Flash (Rolling Stones).
Ottima anche l’esecuzione del
pezzo originale datato 2015, tratto dal loro singolo, intitolato La strada. Tra
un set e l’altro sono state introdotte alcune letture in memoria dei tre
componenti del gruppo scomparsi.
Sono Roberto Bonardi e Daniela Ferrari che svolgono questo compito catturando l’attenzione del pubblico con frasi poetiche e commoventi per salutare Fabrizio Levati, Italo ‘Gimmy’ Ferrari e Angelo Ravasini.
A chiudere il concerto una sorta di poesia cantata, intitolata Gli Angeli,
in omaggio a Vasco Rossi, che recentemente aveva rivolto un tributo proprio ai
Corvi.
Le foto sono di Francesca Saccani.
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